Tavolino arrogante
Bei tempi, quando i tavolini erano al massimo “selvaggi”. Dalla pandemia a oggi sono passati di grado e sono approdati all’arroganza. Di “tavolini arroganti” senza permessi o con autorizzazioni ben più circoscritte rispetto al suolo che poi vanno ad occupare, sono piene le strade del Centro. E ogni giorno spunta una novità, spesso accompagnata da una pedana in legno o in metallo che all’arroganza fornisce un solido supporto.
Molti tavolini occupano i passaggi pedonali oppure si insediano nei pochi parcheggi che restano per chi abita in Centro. Gli organi competenti a livello municipale e capitolino sono impegnati in verifiche e revisioni, ma i risultati non emergono. Da segnalare, peraltro, che spesso in molti percorsi pedonali sui lati delle strade a scorrimento veicolare sono stati divelti a poco a poco i paletti che separavano, in sicurezza, lo spazio dei pedoni e quello dei veicoli. I paletti parapedonali sono stati divelti (e spesso ammassati in un angolo) in via di Torre Argentina come su via Monte d’Oro, in via dei Prefetti come in via Monte della Farina e su un lato di largo Cairoli.
Con i tavolini arrivano spesso anche le pedane che occupano in pianta stabile importanti porzioni della strada a supporto del dehors.
Lo scorso 6 marzo, l’Assemblea capitolina ha approvato il Regolamento per l’Occupazione di suolo pubblico per le attività di somministrazione di cibo e bevande. Il regolamento è già in vigore e ha l’obiettivo di mettere fine al caos (e alla deregulation, aggiungiamo noi) generato dalle proroghe della normativa Covid. Spiega il Campidoglio: “È stato definito un parametro oggettivo per determinare l’ampiezza delle concessioni, superando il criterio del solo fronte vetrina, che non teneva conto della reale capacità di servizio e penalizzava alcuni operatori. Nelle aree più congestionate, dove era necessario un riequilibrio per tutelare il decoro urbano e la vivibilità degli spazi, sono stati introdotti criteri più stringenti. Al contrario, nelle zone in cui le attività di somministrazione possono fungere da motore per lo sviluppo economico locale e contribuire alla qualità della vita dei residenti, sono stati previsti margini di ampliamento mirati”.
Sul tema delle occupazioni di suolo pubblico, di recente il sindaco Roberto Gualtieri ha dichiarato: “Vogliamo diminuire i dehors. C’è un regolamento finalmente che è un po’ vanificato, perché ogni anno il Parlamento proroga una norma nata con il Covid, nonostante sia finito. Il regolamento prevede una riduzione rispetto alla norma Covid, ma un aumento rispetto a prima della pandemia soprattutto in periferia. Mentre in Centro vogliamo diminuirli”. (Aacs – marzo 2025)